venerdì 10 agosto 2012

Svelato prezioso documento autobiografico di un emigrante piemontese in Argentina all'inizio del '900

Il Dott. Grisante Borgondo (Crescentino 1882 – Brescia 1958), autore del documento,  era mio nonno e nel 1950 pubblicò un articolo di ricordi di quando, all’inizio del secolo scorso,  emigrò in Argentina per cercare maggior fortuna per sé e la sua famiglia. Il titolo di questa autobiografia, originariamente pubblicata su La Famiglia Piemonteisa di Brescia, era  “Lontani ricordi della Repubblica Argentina”. Era rimasta nascosta e dimenticata nella biblioteca di casa per tanti anni e solo recentemente l'ho riscoperta per caso.
Mi ricordo che quando lessi per la prima volta le pagine ingiallite del libretto fu una sorpresa eccitante, perché subito alla prima lettura apparve chiaro che si trattava di un documento eccezionale, sconosciuto, che emergeva dal passato. Mio nonno era un giovane piemontese appena laureato in farmacia a Torino quando si imbarcò su un vascello e andò a cercar fortuna in Argentina:  questi suoi “Ricordi” sono una incredibile testimonianza autobiografica che  rivela  segreti,  avventure,  speranze e storie di successi e fatiche di tanti piemontesi che, pur in terre così lontane, non  cessarono mai di riconoscersi nel dialetto, nello stile di vita sobrio e nella tenacia con cui affrontarono tutte le avversità della difficile condizione di emigrante. 
Effettivamente egli ottenne laggiù  un discreto successo e, dopo alcuni decenni in Argentina, tornò in Italia, si sposò  e si trasferì per lavoro a Brescia, dove poi nacquero mia madre e mia zia. Rimase fortemente legato per tutta la vita alle sue origini piemontesi e trasmise questo  forte legame anche alla sua discendenza ormai insediatasi a Brescia, tanto che ancora oggi in casa mia si cucinano piatti come la bagna calda, la finanziera, la panissa, ecc.
Il documento che ti propongo di leggere è quindi un documento storico il cui interesse risiede nello sguardo sincero, forse ingenuo, ma intelligente e tutt’altro che sprovveduto con cui mio nonno ricorda e descrive la vita della comunità piemontese e l’interagire con la società argentina di inizio 900.
E' possibile avere informazioni e istruzioni per scaricare l’articolo “Lontani ricordi della Repubblica Argentina”, che attualmente è pubblicato su www.amazon.com in forma di Ebook, semplicemente lasciando in nome e indirizzo email nel form riportato più sopra.

Richiedo questa piccola iscrizione semplicemente per essere sicuro del tuo interesse (o curiosità) verso questo libello.
Potrei semplicemente rendere il documento disponibile immediatamente, ma rischierei di diffonderlo e renderlo pubblico a molte persone che magari non sono per niente interessate. E questo sarebbe un peccato.  L'iscrizione non comporta  nessun obbligo da parte tua, semplicemente mi permetterà di inviarti una mail con le istruzioni. Inoltre, se sei d'accordo, ti potrò inviare ulteriori materiali e notizie su argomenti attinenti.
Ecco il valore di questo articolo riassunto in alcuni punti salienti:
-          Testimonianza finora sconosciuta di storia dell’emigrazione piemontese nel mondo
-     Documento autobiografico di un emigrante piemontese nell’Argentina di inizio 900
-          Storia dell’Argentina che non tutti conoscono
-          Testimonianza di identità piemontese
-          Descrizione dello stile di vita e condizioni contadine all’inizio del ‘900
-          Un tuffo nel passato
-          Un mondo e una mentalità ormai lontanissime e perdute
-          Documento affascinante perché semplice e sincero
Spero che potrete apprezzare la lettura di questo documento e magari diffonderlo e farlo conoscere ad amici e conoscenti che si interessano di cultura piemontese.

Sottolineo che si tratta di un documento di notevole valore per ricercatori, storici, studiosi e appassionati di cultura piemontese nel mondo, emigrazione e storia del primo '900.
Cordiali saluti
Attilio

1 commento:

  1. Grazie per permettere la condivisione del libricino del nonno! E' interessante il punto di osservazione autobiografico di un emigrante italiano. Inoltre il libricino è ricco di informazioni sui primi emigranti storici, su chi sono stati. E' scritto in modo appassionato e vigoroso verso l'Argentina anche dopo tanti decenni dal ritorno in Italia.

    RispondiElimina